La denominazione che si è scelto per l’Ecomuseo vuole connotare la specificità territoriale dei 6 Comuni aderenti, tutti accomunati dalla presenza dell’asta del fiume Oglio dalle sorgenti (si forma infatti a Ponte di legno dalla fusione delle acque dei torrenti Frigidolfo e Narcanello) sino al primo rilevante salto di quota subito dopo l’abitato di Incudine, nel territorio di Monno.
Il territorio, ricchissimo di arte, storia, tradizioni e folklore radicati e partecipati, declinati in un tourbillon di aspetti che interagiscono tra loro e, specie negli ultimi decenni, divenuti elementi d’interesse in termini di appetibilità turistica dell’area.
Il tutto insistente su ambienti e paesaggi turistici straordinari costituenti un tutt’uno socioeconomico che oggi è anche una attrattiva turistica assai rilevante. Alla denominazione che interpreta la territorialità si è voluto associare un elemento legato alla cultura e alla storia dei luoghi su cui l’Ecomuseo insiste, inserendo un oggetto ritrovato durante alcuni scavi archeologici degli anni 70 dal Prof. Mirabella Roberto nel centro storico dell’abitato di Vione, di chiara origine longobarda.
Si tratta di una splendida fibula ornamentale in bronzo, che presenta 5 lobi nella parte superiore.
La fibula aveva il compito di trattenere lembi diversi del vestito e in qualche misura rappresenta la volontà dell’Ecomuseo di costituire un contenitore che riunisca diversi “lembi” di territorio dai connotati spesso diversi ma tenuti assieme da una fibula ideale con l’intento di divulgare, conservare e promuovere col proprio operato i saperi e le tradizioni di paesi uniti sul piano culturale e per creare sempre nuovi stimoli.